Firenze: luoghi del potere

Dopo l'Unità d'Italia (1861), Firenze divenne la capitale del Regno per cinque anni, dal 1865 dal 1870, prendendo il posto di Torino grazie ad un accordo tra il re Vittorio Emanuele II e la Francia (1864).
In città si trasferì la Corte e il Governo che scelsero come loro sede importanti palazzi di Firenze.


PALAZZO VECCHIO
Nel XII secolo Firenze decise di costruire un palazzo per proteggere i magistrati dalle turbolenze di quei tempi. Il palazzo è stato costruito nel 1299 da Arnolfo di Cambio, lo stesso architetto del Duomo e della chiesa di Santa Croce. 
Agli inizi il palazzo era chiamato Palazzo dei Priori, ed era stato costruito sulle rovine del Palazzo dei Fanti e del Palazzo dell’Esecutore di Giustizia, posseduto a quel tempo dalla famiglia Umberti.
La torre del palazzo conteneva due celle, nelle quali in tempi diversi furono imprigionati Cosimo il Vecchio (1433) e Girolamo Savonarola (1498). Il grande orologio fu originariamente costruito da Nicolò Bernardo, ma fu rimpiazzatonel 1667 da uno costruito da Vincenzio Viviani. Dopo la morte di Arnolfo il palazzo fu completato da altri nel 1314.
Dopo la fine della sua costruzione fu sede del consiglio cittadino con a capo i Priori, e del Gonfaloniere della giustizia.
Il palazzo fu utilizzato poi come sede del governo da molti capi, tra cui il Duca d'Atene, Walter VI di Brienne, il quale iniziò a modificarlo dandogli l’aspetto di una fortezza (1342-1343). Le modifiche più importanti avvennero nel periodo 1440-1460 con Cosimo de’ Medici, con l’introduzione di decorazioni rinascimentali nella sala dei Duegento. 




La sala dei Cinquecento fu costruita durante la Repubblica di Savonarola. Fra il 1540 e il 1550 fu la casa di Cosimo I de’ Medici, il quale incaricò il Vasari di ampliare il palazzo; venne cambiato il nome in Palazzo Vecchio quando Cosimo I si spostò a Palazzo Pitti, mentre la piazza, Piazza Signoria mantenne il proprio nome. Cosimo I spostò la sede della Camera e del Senato negli Uffizi.
Durante Firenze capitale (1865-1870), il palazzo divenne sede del governo. 

Nella Sala dei Cinquecento si riuniva la Camera e nel Salone dei Duegento il Senato.
Oggi  gran parte del palazzo è un museo, però è anche la sede del municipio di Firenze e del consiglio comunale.



PALAZZO PITTI

Palazzo Pitti fu costruito nel 1458 su progetto di Filippo Brunnelleschi per Luca Pitti, un banchiere, il quale voleva un palazzo che fosse migliore di tutti gli altri soprattutto di quello dei Medici. 
Nel 1549 viene aquistato da Cosimo I dei Medici e dalla moglie Eleonora da Toledo che vi trasferiscono la residenza ducale lasciando Palazzo Vecchio. Cosimo I'affida a Bernardo Buontalenti l’incarico per la realizzazione del giardino di Boboli.

Nel 1558 viene affidato l’incarico di ampliare il palazzo a Bartolomeo Ammannati. Il palazzo fu modificato e ampliato fino al Settecento con i Lorena.
Quando Firenze è capitale, il palazzo diventa dimora ufficiale dei Savoia.
Attualmente è sede della Galleria Palatina, istituita dal Granduca Leopoldo II nel 1828, della Galleria d'Arte Moderna, della Galleria del Costume e del Museo degli Argenti.



PALAZZO MEDICI RICCARDI

Il palazzo è stato costruito da Michelozzo nel xv secolo per volere di Cosimo il Vecchio de' Medici fino a quando Cosimo I per motivi di sicurezza decide di trasferirsi a Palazzo Vecchio.
Insieme al palazzo è stato costruito anche un piccolo giardino.
Nella seconda metà del XVII secolo, il palazzo fu venduto alla famiglia Riccardi che ampliò il progetto su via Larga (via Cavour).
Nel 1814 fu venduto ai Lorena che lo destinarono a uffici amministrativi. Ai tempi di Firenze capitale il palazzo era  la sede del Ministero degli Interni e della presidenza del Consiglio dei Ministri
.
Oggi il palazzo è un museo in cui si può vistare la Cappella dei Magi affrescata da Benozzo Gozzoli e la Biblioteca Riccardiana. Vengono organizzate mostre temporanee dedicate ai grandi protagonisti dell’arte.


Abate Lucrezia, Albonetti Bianca, 
Mugnaini Alessio, Rus Ionut